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Vaginismo

Nella condizione sessuale del vaginismo la vagina reagisce ad ogni possibile visitatore sia esso un pene, le dita, il tampone vaginale o lo speculum con una reazione di chiusura che corporeamente si esprime con uno spasmo involontario dei muscoli che circondano l'accesso vaginale. Tale reazione rende impossibile la penetrazione e conseguentemente l'atto sessuale.

Situazione diversa dalla dispareunia in cui l'atto sessuale è doloroso ma la penetrazione è possibile. Da questa condizione in cui la componente fisica deve essere ben valutata, può manifestarsi un vaginismo con conseguente impossibilità alla penetrazione.

Nella persistenza del problema del vaginismo oltre ai tentativi di rapporto insistenti che creano frustrazione reciproca, scoramento, delusione ed accentuazione del riflesso muscolare vaginale, può emergere nel compagno una difficoltà a mantenere l'erezione o una eiaculazione precoce. Questo può portare all'evitamento ed alla disaffezione del rapporto sessuale con un'intimità isolata dall'aspetto penetrativo, con prevalenza dell'aspetto affettivo e della tenerezza. L'uomo tende a deprimersi, avvilirsi ed a perdere la convinzione. La donna si sente mortificata, smarrita, si deprime, si colpevolizza e nel contempo si sente sollevata.

Le cause che prendono corpo nel vaginismo transitano e coabitano come un insieme psicosomatico in cui accanto all'aspetto predominante dei fattori psicologici che portano a questo tipo di reazione corporea, ci possono essere componenti fisiche che devono essere prese in considerazione nella valutazione e prima di prendere in considerazione un approccio psicologico.

La cura deve prendersi carico di questi aspetti, ascoltando quel vaginismo e modulando l'approccio terapeutico. Se sono prevalenti le componenti psicologiche, l'orientamento della terapia è psicocorporeo, con un ascolto psicologico focalizzato al problema specifico e con un eventuale coinvolgimento del partner nella cura. Se tali componenti sono meno presenti l'approccio è prevalentemente esperenziale con la presenza attiva del compagno nella cura.

La terapia ha come fine quello di poter far entrare la paziente nella sessualità dove la penetrazione è possibile da una sessualità dove la penetrazione era impossibile, ma anche in una dimensione dove la sessualità possa essere vissuta come 'sessualità desiderata'.